Lo sceneggiatore Zaillian a Capri- -American Gangster- e' una storia vera

Una storia che raccontasse "in maniera credibile e assolutamente veritiera
quello che accadeva negli anni '70 a New York per il controllo dell'eroina":
cosi' Steven Zaillian, in odore di nomination per la sceneggiatura di
American Gangster, l'atteso film di Ridley Scott nelle sale italiane
dal 18 gennaio (Universal Pictures) dopo il successo di critica e di pubblico
negli Stati Uniti (oltre 140 milioni di dollari) racconta il suo lavoro, ospite
di Capri, Hollywood.  
Zaillian, premio Oscar per la
sceneggiatura di Schindler's List, spiega di aver "incontrato
sette, otto anni fa  Frank Lucas, il gangster nero" interpretato dalla
prima volta cattivo al cinema Denzel Washington. "Mi ha raccontato la sua vita
dai 5 ai 70 anni - spiega Zaillian - tanti episodi, tutti interessanti. Poi ho
dovuto scegliere e mi sono dedicato al suo incontro, tra il '68 e il '70 con
Ritchie Roberts, detective ebreo e incorruttibile che gli da' una caccia senza
tregua e finisce poi per diventare il suo legale", interpretato dal "Gladiatore"
Russell Crowe. Da una parte il caos, dall'altra l'ordine, da una parte il bene
dall'altra il male.
  
"Non ho scelto io gli attori, ho scritto
pensando ai due protagonisti della storia, che sono realmente esistiti. A Denzel
e Russell ha pensato Scott con il responsabile casting. A me personalmente pero'
interessava non una black exploitation come chiamiamo in America i film sui
neri, dedicati soprattutto ad
una platea di afroamericani in cui c'e' lo
stereotipo del nero dedito alla droga e alla prostituzione. Quella di
American Gangster e' una storia assolutamente vera e
documentata".
Superfly, come era soprannominato Lucas e'
stato il piu' grande trafficante di droga d'America, mise in piedi un gigantesco
quanto macabro traffico di eroina. La roba infatti arrivava dall'Asia, pura al
100% senza additiviti, recapitata a New York attraverso l'esercito, nascosta
nelle bare dei militari
morti in Vietnam. Era diventato cosi' potente da fare
persino azioni di marketing, apponendo il marchio 'blue magic' sulle bustine da
spacciare per strada, roba da far invidia alla Mafia italiana.
  

La scelta del cast e' potente quanto originale: il supercattivo e' Denzel
Washington, premiato con l'oscar per Glory, Uomini di gloria e
Training Day, l'attore di Hurricane e di Malcom X,
mentre sulla sua strada, a dargli la caccia, l'altro premio Oscar (con Il
gladiatore, sempre alla regia Scott) Crowe, ovvero l'avvocato Roberts,
appunto, che riuscì a fornire alla polizia anche i nomi dei poliziotti corrotti
e coinvolti nel traffico di droga. "Ognuno dei due - prosegue Zaillian  -
e' marcio e positivo al tempo stesso. Tutt'altro che eroi, sono uomini
imperfetti. Aspirano a risultare i migliori nel loro campo, destinati pero' a
finire male". Lucas e' un boss ma "tuttavia e' uno con un proprio codice etico
con valori sulla famiglia, sulla fedelta' alla sua donna. Roberts al contrario
non e' un puro: nel lavoro e' integerrimo, nella vita privata e' disastroso,
come padre non ne parliamo", aggiunge Zaillian, a Capri con moglie e figlio
adolescente. L'idea del film venne ai produttori dopo un articolo pubblicato dal
New York Magazine nell'agosto 2000, "The Return of Superfly" di Mark
Jacobson.  
In American Gangster e' la tosta ex
moglie troppo tradita del poliziotto Crowe, e' una delle attrici emergenti
americane e c'e' chi e' pronto a giurare su di lei per una nomination: Carla
Gugino, di origini italiane, e' a Capri, Hollywood anche lei. "Smentisco ogni
gossip sul cattivo carattere di Russell. Sul set e' stato un ottimo
professionista", ha raccontato l'attrice che aggiunge "American
Gangster e' un film  stupendo, mi auguro che faccia incetta di
nomination come merita". Intanto l'attrice di Spy Kids e Una notte
al museo, sangue italiano, irlandese e inglese nelle vene, e' la
protagonista femminile di
un altro film atteso: Righteous Kill, il
thriller di John Avent che riporta al cinema la coppia Al Pacino - Robert De
Niro.

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